Dopo l'uso, le sanguisughe vengono anestetizzate in etanolo al 10% diluito in acqua ed successivamente eliminate.

ILFARM allega le istruzioni per ogni ordine. In condizioni ottimali, cioè se non esposte a luce diretta, tenute ad una temperatura ambiente di circa 20 °C e in acqua ben ossigenata a bassa concentrazione di cloro (ad es. l’acqua minerale naturale in bottiglia venduta nei supermercati), è possibile mantenere le sanguisughe per diversi mesi in un contenitore con coperchio ermetico dotato di piccoli fori per fare circolare l’aria.

Le sanguisughe possono essere spedite in tutta Italia e la consegna viene effettuata mediante un corriere espresso direttamente all’indirizzo che verrà indicato nell’ordine. 

Si, ma l'importazione di sanguisughe in Italia a scopo medicinale, scientifico o semplicemente per fini ricreativi o di mantenimento è soggetta a rigida regolamentazione. In particolar modo, essendo le sanguisughe inserite nell’Allegato B CITES, è necessario essere in possesso della corretta documentazione e dei relativi permessi per l’importazione di questi animali. 

Infatti, è necessario presentare obbligatoriamente una dichiarazione CITES che attesti la legalità dell'origine delle sanguisughe e ne autorizzi l'importazione. 

Inoltre, bisogna possedere un registro, rilasciato dallo stesso organo di controllo, in cui segnare gli animali acquistati. Questo registro serve a tracciare il loro percorso e a garantire che siano utilizzate esclusivamente per gli scopi dichiarati.

La tutela della biodiversità e il controllo del commercio di specie selvatiche sono obiettivi fondamentali a livello internazionale. La normativa CITES e le leggi nazionali mirano a prevenire il commercio illegale di animali e piante e a garantire la sostenibilità delle attività che li riguardano. In sintesi è bene ricordare che l'importazione di sanguisughe in Italia è un'operazione complessa che richiede una conoscenza approfondita della normativa vigente. Non bisogna sottovalutare l'importanza nel rispettare tutte le procedure burocratiche e di collaborare con le autorità competenti.

Contattaci direttametne per effettuare il tuo ordine tramite e-mail: info@ilfarm.it oppure chiama al numero: +39 339 15 27 341

Le infezioni causate dal trattamento con le sanguisughe sono molto rare e possono insorgere se sulla pelle del paziente sono presenti ferite o graffi pregressi.

Possono verificarsi arrossamenti e prurito nella zona di applicazione della sanguisuga. Il prurito è dovuto ad una possibile e lieve reazione allergica locale all'istamina che viene iniettata dalla sanguisuga durante il morso. Se il prurito è poco tollerato il terapeuta può applicare un unguento antistaminico. Nella zona di applicazione possono formarsi piccoli ematomi che spariranno dopo pochi giorni dal trattamento. Grattarsi allunga i tempi di guarigione. 

Le controindicazioni sono per lo più correlate a disturbi della coagulazione del sangue.  Il trattamento non può essere effettuato su pazienti affetti da emofilia o che assumono anticoagulanti, anemici, immunosoppressi o che soffrono di gravi allergie.

Prima di effettuare il trattamento l’hirudoterapista verificherà tramite anamnesi le possibili controindicazioni. 

Le sanguisughe utilizzate negli ospedali sono riservate ai reparti di chirurgia plastica, ricostruttiva e traumatologia. In questo caso le sanguisughe vengono utilizzate per risolvere la stasi venosa che può insorgere in seguito al reimpianto di parti corporee recise o strappate (ad esempio dito, orecchio...) e per trattare ematomi post-traumatici e post-operatori.

È fortemente consigliato effettuare l’Hirudoterapia sotto la supervisione di un terapeuta esperto che potrà dirti come manipolare le sanguisughe, le aree della posa, la frequenza di applicazione, il numero di sanguisughe necessarie e la cura dopo il trattamento. Se si soffre di una patologia grave o se potrebbe esserci qualche controindicazione alla terapia, è essenziale chiedere consiglio a un medico.

L’hirudoterapia è consigliata per moltissime patologie, tra cui le principali sono: 

• malattie venose: vene varicose e tromboflebiti superficiali, ulcere delle gambe ed emorroidi;
• artrosi e tendiniti (ginocchio, spalla, gomito, polso, dito, piede, caviglia, anca ...)
• pressione alta
• emicranie e mal di testa
• acufene
• dolori premestruali
• ascessi, bolle, eczemi, edemi
• ematomi recenti e vecchi, sia superficiali che profondi
• cicatrici dolorose e antiestetiche

I terapeuti sono ancora pochi in Italia e la loro distribuzione geografica è piuttosto irregolare. Contattandoci sarà possibile avere i recapiti dei terapisti, medici, fisioterapisti, naturopati e veterinari più vicini. ILFARM sta realizzando delle mappe in constante aggiornamento con l'elenco degli hirudoterapisti italiani.

No, le sanguisughe possono essere usate solo una volta e per un solo paziente. 

La durata del trattamento è variabile e dipende da quanto tempo la sanguisuga rimane attaccata al paziente. In media la sanguisuga resta attaccata 15 - 20 minuti e poi si stacca da sola, non deve essere staccata forzatamente altrimenti si possono causare infezioni. Dopo il trattamento il paziente potrà sanguinare lievemente per circa 30 minuti, a causa della sostanza anticoagulante che la sanguisuga inietta al momento del morso. 

Il morso della sanguisuga può essere assimilabile ad un pizzicotto. Una volta che la sanguisuga si è attaccata, il paziente non sentirà più alcun dolore poiché la sanguisuga inietta anche una sostanza anestetica.